II
Dove Deltitnu visita la mostra Bananas
[ITA] Deltitnu è il titolo di un nuovo progetto che Montecristo Project aprirà nell'autunno 2022. Con il termine Meta-mostre si intende una serie di esposizioni sperimentali che mescolano elementi visivi e narrativi per affrontare temi come l'origine dell'opera d'arte, la sua relazione con il mondo dell'arte e i personaggi che vi gravitano attorno. Il progetto si compone di mostre i cui testi di presentazione sono dialoghi tra le opere stesse che svelano una narrazione che inizia con un misterioso omicidio. In questo progetto la fotografia delle opere svolge un ruolo visivo e narrativo legato non solo al classico installation shot, ma teso a fondere gli elementi “attivi” e “passivi” dello spazio-mostra al fine di mettere in scena, sul piano dell’immagine, una conversazione tra le opere che costituiscono il progetto.
[ENG] Deltitnu is the title of a new research that Montecristo Project will be publishing starting in autumn 2022. The term Meta-exhibitions indicates a series of experimental exhibitions that mix visual and narrative elements to address issues such as the origin of the work of art, its relationship with the world of art and the characters that gravitate around it. The project consists of exhibitions whose presentation texts are dialogues between the works themselves that reveal a narrative which begins with a mysterious murder. In this project the photography of the works plays a visual and narrative role linked not only to the classic installation shot, but aimed at merging the "active" and "passive" elements of the exhibition space in order to stage a visual conversation between the works that make up the project.
[ITA]
CAPITOLO II
DOVE DELTITNU VISITA LA MOSTRA "BANANAS"
La curatrice papera mi invitò, dopo il nostro primo incontro nel mio studio, a vedere una mostra con lei e due suoi amici. La visita a questa mostra era, a suo dire, un modo di mostrarmi come opera un artista contemporaneo, sia nella realizzazione delle opere che nel loro allestimento. Era la prima volta in cui visitavo una galleria che promuoveva il lavoro di giovani talenti. Pensai allora che sarebbe stato opportuno portare con me uno dei miei lavori. Si trattava di un piccolo autoritratto dalla tinte pastello che trovavo molto riuscito. Quando feci il mio ingresso nella galleria notai che la papera e i suoi due amici, il gatto e il serpente, si guardarono tra loro senza dire nulla. La papera allora mi venne incontro e, prima ancora di salutarmi, mi chiese perché avessi portato con me quel quadro. Non feci in tempo a rispondere che i due giovani artisti mi vennero incontro e si presentarono.
Il serpente mi guardava con gli occhi fissi e muoveva la coda. Il gatto invece ciondolava la testa in modo strano, come se questa non fosse perfettamente attaccata al collo. La papera mi aveva parlato di loro, presentandomeli come artisti capaci e molto interessanti.
Papera: Deltitnu, ma perché hai portato con te un tuo dipinto?
Deltitnu: è una mia nuova opera. Volevo mostrarla a te e ai tuoi amici.
Papera: Ma proprio qui? Sei matto?
Serpente: Caro Deltitnu, mi scuserai perchè ancora non ci conosciamo, ma devo dare ragione alla mia amica papera. Se vuoi mostrare il tuo lavoro non è certo questo il modo: se ti vedesse il Direttore sarebbero guai. Devi imparare che far vedere il tuo lavoro non significa letteralmente “mostrarlo”. Ciò che conta è la tua capacità di presentare la ricerca, le suggestioni e i processi che le danno forma, la tua abilità di conversare e farti trovare nei contesti giusti. Non credi che altrimenti gireremmo tutti con appresso una valigia piena di opere?
Io rimasi impietrito da quelle parole. Le trovai paradossalmente vere seppure ingiuste.Il gatto ciondolò nuovamente la testa, ma non disse nulla.Iniziammo dunque a visitare la mostra Bananas. L’entusiasmo dei miei accompagnatori era palpabile, mentre osservavano annuivano e si scambiavano sguardi compiaciuti. L’autore delle opere, il Pappagallo, era appena stato invitato alla Biennale di Venezia e questa esposizione ne raccoglieva i lavori più recenti. Notai alla parete tre dipinti delle stesse dimensioni. Erano delle texture astratte o dei gradienti di colore.
[ENG]
CHAPTER II
WHERE DELTITNU VISITS THE EXHIBITION "BANANAS"
The duck curator invited me, after our first meeting in my studio, to visit an exhibition with her and two friends of her. The visit to this exhibition was, according to her, a way of showing me how a contemporary artist operates, both in the creation and the display of the works. It was the first time I visited a gallery promoting the work of young talents. I thought then that it would be appropriate to bring one of my own works with me. It was a small self-portrait in pastel hues that I considered very well executed.
When I entered the gallery I noticed that the duck and her friends, the cat and the snake, looked at each other without saying anything. The duck then came towards me and, before saying hello, she asked me why I had brought that painting with me. I didn't have time to reply when the two young artists came to meet me and introduced themselves.
The snake stared at me and wagged its tail. The cat, on the other hand, nodded its head in a strange way, as if it wasn't perfectly attached to his neck.
The duck had told me about them, introducing them to me as capable and very interesting artists.
Duck: Deltitnu, why did you bring your painting with you?
Deltitnu: It is my new work. I wanted to show it to you and your friends.
Duck: But right here? Are you crazy?
Snake: Dear Deltitnu, you'll forgive me since we don't know each other yet, but I have to agree with my duck friend. If you want to show your work, this is certainly not the way: if the Director saw you, there would be trouble. You need to learn that showing your work doesn't literally mean "showing it". What matters is your ability to present the research, the suggestions and processes that shape it, your skills in conversation and to be present in the right contexts. Don't you think that otherwise we would all be walking around with a suitcase full of artworks?
I was petrified by those words. I found them paradoxically true but unfair.
The cat nodded its head again, but he said nothing.
We started our visit to the Bananas exhibition. The enthusiasm of my companions was palpable, as they watched they nodded and exchanged pleased looks. The author of the works, the Parrot, had just been invited to the Venice Biennale and this exhibition brought together his most recent works.
I noticed three equally sized paintings on the wall. They were abstract textures or color gradients.
D: Mi piacciono questi dipinti, sono davvero ben eseguiti! Saranno delle tempere o si tratta forse di olio?
P: Nulla di tutto questo, Deltitnu. L’apparenza non è certo quello che dovresti notare in questi lavori, non hai letto che materiali ha usato l’artista per realizzarli? Sono tre dipinti realizzati con pigmenti ottenuti da spremiture di banane coltivate in paesi in cui non è garantito un salario minimo ai lavoratori delle piantagioni. L’artista li ha voluti usare per creare un’immagine superficiale e decorativa, che denuncia però un grave problema sociale.
S: Sì, hai ragione. E’ un lavoro molto interessante, in cui si fondono l’aspetto estetico e quello politico dell’opera. So che il Direttore vuole acquisire queste opere per la collezione del Museo.
Il dialogo venne interrotto da uno sbadiglio del gatto, che sembrava infastidito o annoiato dal discorso del serpente.
G: Adesso fa figo lavorare con le banane e tutti si sono messi a fare banane. Io aspetto ancora gli ananas, mi sembra un frutto più interessante su cui lavorare.
Non capivo se il gatto fosse serio o ironico. Li ascoltavo parlare, ma senza capire davvero cosa intendessero. O meglio, capivo ciò che dicevano, ma sentivo che il loro modo di leggere le opere era molto diverso dal mio.
Evitai di intervenire per non dire qualcosa a sproposito.
Ci dirigemmo poi verso un plinto bianco sulla cui sommità si trovava adagiata una buccia di banana. Prima ancora di guardare l’opera, la papera lesse avidamente il cartiglio, con titolo e materiali, appeso nella parete dietro il piedistallo.
S: La morbidezza della buccia di banana che ricade sulla rigidità di questo plinto mi ricorda il drappo rinascimentale della Melancholia di Durer.
G: O i feltri appesi nelle opere minimal di Robert Morris.
P: Avete ragione, è un’opera evocativa e poetica. E’ una buccia di banana proveniente dalla performance “How many bananas can you consume in one hour?” in cui l’artista ha chiesto ai coltivatori di mangiare in un’ora l’equivalente delle banane che raccolgono in un giorno, per mostrare l’insostenibilità ambientale ed economica di questo tipo di coltivazioni.
Io notai anche un disegno a carboncino, che apprezzai molto, di un uomo che mangiava una banana. La papera mi spiegò che l’immagine era tratta dalla stessa performance da cui proveniva la buccia. Quest’immagine mi spinse a parlare e, mentre esprimevo il mio entusiasmo, condividendo con loro le mie impressioni, mi soffermai a osservare i miei tre amici. Mi accorsi che mi guardavano, ma come distratti. La loro attenzione era rivolta altrove; percepivo tra loro come una strana tensione, sembravano in attesa dell’arrivo di qualcuno o qualcosa di cui ero assolutamente ignaro.
D: I like these paintings, they are really well done! Will they be gouache or is it perhaps oil?
Duck: None of this, Deltitnu. Appearance is certainly not what you should notice in these works, haven't you read what materials the artist used to make them? These are three paintings made with pigments obtained by pressing bananas grown in countries where a minimum wage is not guaranteed for plantation workers. The artist wanted to use them to create a superficial and decorative image, which however denounces a serious social problem.
S: Yes, you are right. It is a very interesting work, in which the aesthetic and political aspects of the work merge. I know the Director wants to acquire these works for the Museum's collection.
The dialogue was interrupted by a yawn from the cat, which seemed annoyed or bored by the snake's speech.
C: Now it's cool to work with bananas and everyone has started making bananas. I'm still waiting for pineapples, it seems to me a more interesting fruit to work with.
I didn't understand if the cat was serious or ironic. I listened to them talk, but without really understanding what they meant. Or rather, I understood what they were saying, but I felt that their way of reading the artworks was very different from mine.
I avoided intervening so as not to say something unfitted.
We then made our way to a white plinth with a banana peel perched on top. Even before looking at the work, the duck eagerly read the caption, with title and materials, hung on the wall behind the pedestal.
S: The softness of the banana peel that falls on the rigidity of this plinth reminds me of the Renaissance drape of Durer's Melancholia.
C: Or the hanging felts in the minimal works of Robert Morris.
Duck: You are right, it is an evocative and poetic work. It is a banana peel from the performance “How many bananas can you consume in one hour?” in which the artist asked farmers to eat the equivalent of bananas they harvest in one day in one hour, to show the environmental and economic unsustainability of this type of crop.
I also noticed a charcoal drawing, which I really liked, of a man eating a banana. The duck explained to me that the image was taken from the same performance that the peel came from. This image prompted me to speak and, as I expressed my enthusiasm, sharing my impressions with them, I paused to observe my three friends. I realized that they were looking at me, but as if distracted. Their attention was elsewhere; I perceived a strange tension between them, they seemed to be waiting for the arrival of someone or something of which I was absolutely unaware.
Mi avvicinai ad un piccolo disegno a matita, dal tratto accademico, molto differente dal precedente disegno. Non feci in tempo a chiedere un parere alla papera che il serpente mi si avvicinò strisciando e mi guardò fisso negli occhi, avvicinando la testa ricoperta di squame.
S: Non lo riconosci? E’ un ritratto di Cadelano, un ricco produttore di banane, oltre che famoso mecenate di giovani artisti. Presumo questo sia un omaggio pittorico ben studiato dal Pappagallo. Sicuramente spera che il Signor Cadelano venga qui per acquistare qualche sua opera. Il Pappagallo sa proprio il fatto suo nel promuovere il proprio lavoro.
A queste parole la papera ed il gatto guardarono con uno sguardo d’intesa il serpente che guizzò strisciando verso di loro. I tre conversarono brevemente a mezza voce e poi fissarono una strana finestrella che dava su non so quale parte interna della galleria. La finestra, prima buia, si illuminò; quando si socchiuse i tre animali si mossero velocemente verso l’apertura. Quasi ad un segnale pattuito il gatto balzò prima sul dorso del serpente e poi verso la finestra. A seguire la papera, con un colpo d’ali,fece lo stesso, e mentre ammiravo sorpreso il movimento sinuoso e rapido del corpo del serpente, anche la sua lunga coda svanì dentro la finestra che si richiuse al suo passaggio.
Non ebbi neppure il tempo di domandarmi perché la papera e i due amici artisti fossero scomparsi, che la mia attenzione fu richiamata da una strana visione. Fu un istante, ma dalla finestra ormai buia intravidi un roseo Pappagallo. Mi domandai se fosse lo stesso artista autore delle opere di cui mi aveva parlato poco prima il serpente. Ma fu tutto così veloce che non sapevo neppure se poter credere ai miei occhi.
La galleria avrebbe chiuso a breve. Ormai solo, sconcertato dallo strano comportamento dei miei nuovi amici, decisi comunque di finire di vedere la mostra. Lasciai la galleria pensando che sarebbe stato bello poter conoscere il Pappagallo. Ad ogni modo era un giovane artista che ce l’aveva fatta.
I approached a small pencil drawing, with an academic trait, very different from the previous drawing. I didn't have time to ask the duck for an opinion that the snake approached me crawling and looked me straight in the eyes, bringing its head covered with scales closer.
S: Don't you recognize him? It is a portrait of Cadelano, a wealthy banana producer, as well as a famous patron of young artists. I assume this is a well researched pictorial homage from the Parrot. Surely he hopes that Mister Cadelano will come here to buy some of his works. The Parrot knows it right when it comes to promoting his work.
At these words the duck and the cat looked with a knowing look at the snake which darted and crawled towards them. The three chatted briefly in low voices and then stared at a strange little window that looked onto some internal part of the gallery. The window, previously dark, lit up; when it was ajar, the three animals moved quickly towards the opening. As if at an agreed signal, the cat leapt first onto the snake's back and then towards the window. Following the duck, with a flutter of its wings, it did the same, and while I was surprised to admire the sinuous and rapid movement of the snake's body, its long tail also vanished inside the window which closed again as it passed.
I didn't even have time to wonder why the duck and the two artist friends had disappeared that my attention was drawn to a strange vision. It was an instant, but from the now dark window I glimpsed a rosy parrot. I wondered if he was the same artist who created the works he had told me about the snake just before. But it all went so fast that I didn't even know if I could believe my eyes. The gallery would be closing soon. Now alone, baffled by the strange behavior of my new friends, I decided to finish seeing the exhibition anyway. I left the gallery thinking it would have been nice to get to know the Parrot.
He was a young artist who had made it.
II
Dove Deltitnu visita la mostra Bananas
[ITA] Deltitnu è il titolo di un nuovo progetto che Montecristo Project aprirà nell'autunno 2022. Con il termine Meta-mostre si intende una serie di esposizioni sperimentali che mescolano elementi visivi e narrativi per affrontare temi come l'origine dell'opera d'arte, la sua relazione con il mondo dell'arte e i personaggi che vi gravitano attorno. Il progetto si compone di mostre i cui testi di presentazione sono dialoghi tra le opere stesse che svelano una narrazione che inizia con un misterioso omicidio. In questo progetto la fotografia delle opere svolge un ruolo visivo e narrativo legato non solo al classico installation shot, ma teso a fondere gli elementi “attivi” e “passivi” dello spazio-mostra al fine di mettere in scena, sul piano dell’immagine, una conversazione tra le opere che costituiscono il progetto.
[ENG] Deltitnu is the title of a new research that Montecristo Project will be publishing starting in autumn 2022. The term Meta-exhibitions indicates a series of experimental exhibitions that mix visual and narrative elements to address issues such as the origin of the work of art, its relationship with the world of art and the characters that gravitate around it. The project consists of exhibitions whose presentation texts are dialogues between the works themselves that reveal a narrative which begins with a mysterious murder. In this project the photography of the works plays a visual and narrative role linked not only to the classic installation shot, but aimed at merging the "active" and "passive" elements of the exhibition space in order to stage a visual conversation between the works that make up the project.
[ITA]
CAPITOLO II
DOVE DELTITNU VISITA LA MOSTRA "BANANAS"
La curatrice papera mi invitò, dopo il nostro primo incontro nel mio studio, a vedere una mostra con lei e due suoi amici. La visita a questa mostra era, a suo dire, un modo di mostrarmi come opera un artista contemporaneo, sia nella realizzazione delle opere che nel loro allestimento. Era la prima volta in cui visitavo una galleria che promuoveva il lavoro di giovani talenti. Pensai allora che sarebbe stato opportuno portare con me uno dei miei lavori. Si trattava di un piccolo autoritratto dalla tinte pastello che trovavo molto riuscito. Quando feci il mio ingresso nella galleria notai che la papera e i suoi due amici, il gatto e il serpente, si guardarono tra loro senza dire nulla. La papera allora mi venne incontro e, prima ancora di salutarmi, mi chiese perché avessi portato con me quel quadro. Non feci in tempo a rispondere che i due giovani artisti mi vennero incontro e si presentarono.
Il serpente mi guardava con gli occhi fissi e muoveva la coda. Il gatto invece ciondolava la testa in modo strano, come se questa non fosse perfettamente attaccata al collo. La papera mi aveva parlato di loro, presentandomeli come artisti capaci e molto interessanti.
Papera: Deltitnu, ma perché hai portato con te un tuo dipinto?
Deltitnu: è una mia nuova opera. Volevo mostrarla a te e ai tuoi amici.
Papera: Ma proprio qui? Sei matto?
Serpente: Caro Deltitnu, mi scuserai perchè ancora non ci conosciamo, ma devo dare ragione alla mia amica papera. Se vuoi mostrare il tuo lavoro non è certo questo il modo: se ti vedesse il Direttore sarebbero guai. Devi imparare che far vedere il tuo lavoro non significa letteralmente “mostrarlo”. Ciò che conta è la tua capacità di presentare la ricerca, le suggestioni e i processi che le danno forma, la tua abilità di conversare e farti trovare nei contesti giusti. Non credi che altrimenti gireremmo tutti con appresso una valigia piena di opere?
Io rimasi impietrito da quelle parole. Le trovai paradossalmente vere seppure ingiuste.Il gatto ciondolò nuovamente la testa, ma non disse nulla.Iniziammo dunque a visitare la mostra Bananas. L’entusiasmo dei miei accompagnatori era palpabile, mentre osservavano annuivano e si scambiavano sguardi compiaciuti. L’autore delle opere, il Pappagallo, era appena stato invitato alla Biennale di Venezia e questa esposizione ne raccoglieva i lavori più recenti. Notai alla parete tre dipinti delle stesse dimensioni. Erano delle texture astratte o dei gradienti di colore.
[ENG]
CHAPTER II
WHERE DELTITNU VISITS THE EXHIBITION "BANANAS"
The duck curator invited me, after our first meeting in my studio, to visit an exhibition with her and two friends of her. The visit to this exhibition was, according to her, a way of showing me how a contemporary artist operates, both in the creation and the display of the works. It was the first time I visited a gallery promoting the work of young talents. I thought then that it would be appropriate to bring one of my own works with me. It was a small self-portrait in pastel hues that I considered very well executed. When I entered the gallery I noticed that the duck and her friends, the cat and the snake, looked at each other without saying anything. The duck then came towards me and, before saying hello, she asked me why I had brought that painting with me. I didn't have time to reply when the two young artists came to meet me and introduced themselves. The snake stared at me and wagged its tail. The cat, on the other hand, nodded its head in a strange way, as if it wasn't perfectly attached to his neck. The duck had told me about them, introducing them to me as capable and very interesting artists.
Duck: Deltitnu, why did you bring your painting with you?
Deltitnu: It is my new work. I wanted to show it to you and your friends.
Duck: But right here? Are you crazy?
Snake: Dear Deltitnu, you'll forgive me since we don't know each other yet, but I have to agree with my duck friend. If you want to show your work, this is certainly not the way: if the Director saw you, there would be trouble. You need to learn that showing your work doesn't literally mean "showing it". What matters is your ability to present the research, the suggestions and processes that shape it, your skills in conversation and to be present in the right contexts. Don't you think that otherwise we would all be walking around with a suitcase full of artworks?
I was petrified by those words. I found them paradoxically true but unfair. The cat nodded its head again, but he said nothing.
We started our visit to the Bananas exhibition. The enthusiasm of my companions was palpable, as they watched they nodded and exchanged pleased looks. The author of the works, the Parrot, had just been invited to the Venice Biennale and this exhibition brought together his most recent works. I noticed three equally sized paintings on the wall. They were abstract textures or color gradients.
D: Mi piacciono questi dipinti, sono davvero ben eseguiti! Saranno delle tempere o si tratta forse di olio?
P: Nulla di tutto questo, Deltitnu. L’apparenza non è certo quello che dovresti notare in questi lavori, non hai letto che materiali ha usato l’artista per realizzarli? Sono tre dipinti realizzati con pigmenti ottenuti da spremiture di banane coltivate in paesi in cui non è garantito un salario minimo ai lavoratori delle piantagioni. L’artista li ha voluti usare per creare un’immagine superficiale e decorativa, che denuncia però un grave problema sociale.
S: Sì, hai ragione. E’ un lavoro molto interessante, in cui si fondono l’aspetto estetico e quello politico dell’opera. So che il Direttore vuole acquisire queste opere per la collezione del Museo.
Il dialogo venne interrotto da uno sbadiglio del gatto, che sembrava infastidito o annoiato dal discorso del serpente.
G: Adesso fa figo lavorare con le banane e tutti si sono messi a fare banane. Io aspetto ancora gli ananas, mi sembra un frutto più interessante su cui lavorare.
Non capivo se il gatto fosse serio o ironico. Li ascoltavo parlare, ma senza capire davvero cosa intendessero. O meglio, capivo ciò che dicevano, ma sentivo che il loro modo di leggere le opere era molto diverso dal mio.
Evitai di intervenire per non dire qualcosa a sproposito.
Ci dirigemmo poi verso un plinto bianco sulla cui sommità si trovava adagiata una buccia di banana. Prima ancora di guardare l’opera, la papera lesse avidamente il cartiglio, con titolo e materiali, appeso nella parete dietro il piedistallo.
S: La morbidezza della buccia di banana che ricade sulla rigidità di questo plinto mi ricorda il drappo rinascimentale della Melancholia di Durer.
G: O i feltri appesi nelle opere minimal di Robert Morris.
P: Avete ragione, è un’opera evocativa e poetica. E’ una buccia di banana proveniente dalla performance “How many bananas can you consume in one hour?” in cui l’artista ha chiesto ai coltivatori di mangiare in un’ora l’equivalente delle banane che raccolgono in un giorno, per mostrare l’insostenibilità ambientale ed economica di questo tipo di coltivazioni.
Io notai anche un disegno a carboncino, che apprezzai molto, di un uomo che mangiava una banana. La papera mi spiegò che l’immagine era tratta dalla stessa performance da cui proveniva la buccia. Quest’immagine mi spinse a parlare e, mentre esprimevo il mio entusiasmo, condividendo con loro le mie impressioni, mi soffermai a osservare i miei tre amici. Mi accorsi che mi guardavano, ma come distratti. La loro attenzione era rivolta altrove; percepivo tra loro come una strana tensione, sembravano in attesa dell’arrivo di qualcuno o qualcosa di cui ero assolutamente ignaro.
D: I like these paintings, they are really well done! Will they be gouache or is it perhaps oil?
Duck: None of this, Deltitnu. Appearance is certainly not what you should notice in these works, haven't you read what materials the artist used to make them? These are three paintings made with pigments obtained by pressing bananas grown in countries where a minimum wage is not guaranteed for plantation workers. The artist wanted to use them to create a superficial and decorative image, which however denounces a serious social problem.
S: Yes, you are right. It is a very interesting work, in which the aesthetic and political aspects of the work merge. I know the Director wants to acquire these works for the Museum's collection.
The dialogue was interrupted by a yawn from the cat, which seemed annoyed or bored by the snake's speech.
C: Now it's cool to work with bananas and everyone has started making bananas. I'm still waiting for pineapples, it seems to me a more interesting fruit to work with.
I didn't understand if the cat was serious or ironic. I listened to them talk, but without really understanding what they meant. Or rather, I understood what they were saying, but I felt that their way of reading the artworks was very different from mine.
I avoided intervening so as not to say something unfitted.
We then made our way to a white plinth with a banana peel perched on top. Even before looking at the work, the duck eagerly read the caption, with title and materials, hung on the wall behind the pedestal.
S: The softness of the banana peel that falls on the rigidity of this plinth reminds me of the Renaissance drape of Durer's Melancholia.
C: Or the hanging felts in the minimal works of Robert Morris.
Duck: You are right, it is an evocative and poetic work. It is a banana peel from the performance “How many bananas can you consume in one hour?” in which the artist asked farmers to eat the equivalent of bananas they harvest in one day in one hour, to show the environmental and economic unsustainability of this type of crop.
I also noticed a charcoal drawing, which I really liked, of a man eating a banana. The duck explained to me that the image was taken from the same performance that the peel came from. This image prompted me to speak and, as I expressed my enthusiasm, sharing my impressions with them, I paused to observe my three friends. I realized that they were looking at me, but as if distracted. Their attention was elsewhere; I perceived a strange tension between them, they seemed to be waiting for the arrival of someone or something of which I was absolutely unaware.
Mi avvicinai ad un piccolo disegno a matita, dal tratto accademico, molto differente dal precedente disegno. Non feci in tempo a chiedere un parere alla papera che il serpente mi si avvicinò strisciando e mi guardò fisso negli occhi, avvicinando la testa ricoperta di squame.
S: Non lo riconosci? E’ un ritratto di Cadelano, un ricco produttore di banane, oltre che famoso mecenate di giovani artisti. Presumo questo sia un omaggio pittorico ben studiato dal Pappagallo. Sicuramente spera che il Signor Cadelano venga qui per acquistare qualche sua opera. Il Pappagallo sa proprio il fatto suo nel promuovere il proprio lavoro.
A queste parole la papera ed il gatto guardarono con uno sguardo d’intesa il serpente che guizzò strisciando verso di loro. I tre conversarono brevemente a mezza voce e poi fissarono una strana finestrella che dava su non so quale parte interna della galleria. La finestra, prima buia, si illuminò; quando si socchiuse i tre animali si mossero velocemente verso l’apertura. Quasi ad un segnale pattuito il gatto balzò prima sul dorso del serpente e poi verso la finestra. A seguire la papera, con un colpo d’ali,fece lo stesso, e mentre ammiravo sorpreso il movimento sinuoso e rapido del corpo del serpente, anche la sua lunga coda svanì dentro la finestra che si richiuse al suo passaggio.
Non ebbi neppure il tempo di domandarmi perché la papera e i due amici artisti fossero scomparsi, che la mia attenzione fu richiamata da una strana visione. Fu un istante, ma dalla finestra ormai buia intravidi un roseo Pappagallo. Mi domandai se fosse lo stesso artista autore delle opere di cui mi aveva parlato poco prima il serpente. Ma fu tutto così veloce che non sapevo neppure se poter credere ai miei occhi.
La galleria avrebbe chiuso a breve. Ormai solo, sconcertato dallo strano comportamento dei miei nuovi amici, decisi comunque di finire di vedere la mostra. Lasciai la galleria pensando che sarebbe stato bello poter conoscere il Pappagallo. Ad ogni modo era un giovane artista che ce l’aveva fatta.
I approached a small pencil drawing, with an academic trait, very different from the previous drawing. I didn't have time to ask the duck for an opinion that the snake approached me crawling and looked me straight in the eyes, bringing its head covered with scales closer.
S: Don't you recognize him? It is a portrait of Cadelano, a wealthy banana producer, as well as a famous patron of young artists. I assume this is a well researched pictorial homage from the Parrot. Surely he hopes that Mister Cadelano will come here to buy some of his works. The Parrot knows it right when it comes to promoting his work.
At these words the duck and the cat looked with a knowing look at the snake which darted and crawled towards them. The three chatted briefly in low voices and then stared at a strange little window that looked onto some internal part of the gallery. The window, previously dark, lit up; when it was ajar, the three animals moved quickly towards the opening. As if at an agreed signal, the cat leapt first onto the snake's back and then towards the window. Following the duck, with a flutter of its wings, it did the same, and while I was surprised to admire the sinuous and rapid movement of the snake's body, its long tail also vanished inside the window which closed again as it passed.
I didn't even have time to wonder why the duck and the two artist friends had disappeared that my attention was drawn to a strange vision. It was an instant, but from the now dark window I glimpsed a rosy parrot. I wondered if he was the same artist who created the works he had told me about the snake just before. But it all went so fast that I didn't even know if I could believe my eyes. The gallery would be closing soon. Now alone, baffled by the strange behavior of my new friends, I decided to finish seeing the exhibition anyway. I left the gallery thinking it would have been nice to get to know the Parrot.
He was a young artist who had made it.